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INDEX
STATUTO del COMUNE di AGNONE (Provincia di Isernia)
IL SEGRETARIO - DIRETTORE GENERALE
Dr. Michele Mollichelli
IL CONSIGLIO COMUNAL
Su relazione-proposta del Sindaco-Presidente;RILEVATO che a seguito dell'entrata in vigore delle nuove leggi di riforma nr.127/1997, nr. 191/1998 e nr. 265/1999 occorre provvedere all'adeguamento dello Statuto alle suddette nuove disposizioni legislative;
RILEVATO,
inoltre, che:
- con delibera consiliare nr. 21 del 14/7/2000 è stato portato all'approvazione
del Consiglio il nuovo Statuto, così come adeguato, e non è stato
raggiunto il voto favorevole dei due terzi;
- con delibera consiliare nr. 28 del 4/8/2000 lo stesso nuovo Statuto è
stato portato di nuovo all'approvazione del Consiglio e nella relativa votazione
è stata raggiunta la maggioranza assoluta con voti 10 su 17 consiglieri
assegnati al Comune;
- con la medesima delibera consiliare nr. 28 del 4/8/2000 si stabiliva, pertanto,
di sottoporre, non essendo stato raggiunto il voto favorevole dei due terzi
dei consiglieri assegnati, ad una successiva votazione l'approvazione dello
Statuto da tenersi entro trenta giornI;
- essendo decorsi i 30 giorni, dalla votazione del 14.7.2000 nella quale non
è stato raggiunto il voto favorevole dei due terzi, previsti per la doppia
votazione con la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, la votazione
di cui alla seduta odierna deve intendersi come prima volta per cui necessita
la maggioranza dei 2/3 per l'approvazione;
RICHIAMATI:
- l'art. 4 della legge nr.142 dell'8.6.1990 e successive modificazioni ed integrazioni;
- le leggi nr.127 del 15.5.1997 e nr.191/98;
- il D.Lgs. nr.80/1998;
- il D.Lgs. nr.112/1998;
- la legge 3 agosto 199, nr. 265
DATO ATTO che
ai sensi dell'art. 4 - 3° comma- della legge nr.142 dell'8.6.1990
"gli statuti sono deliberati dai rispettivi consigli con il voto favorevole
dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga
raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro
trenta giorni e lo Statuto è approvato se ottiene per due volte il voto
favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le modifiche
di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie ";
CONSIDERATO che
in merito al nuovo Statuto sono pervenute le seguenti osservazioni di cui il
Sindaco dà lettura:
- da parte del Difensore Civico Dr. Enrico CACCIAVILLANI in data 2.8.2000 che
propone la modifica degli artt. 55 e segg. come appresso:
.." Art. 55
1. TI Difensore Civico è eletto dal Consiglio Comunale, salvo che non
sia scelto in
forma di convenzionamento con altri Comuni, a scrutinio segreto ed a maggioranza
di due terzi dei consiglieri assegnati.
2. Ove nella pria seduta non dovesse raggiungersi il quorum richiesto, si deve
riconvocare i). Consiglio entro due mesi e procedere alla elezione del Difensore
Civico. Ove neanche in questa seduta si raggiunga il quorum della maggioranza
dei due terzi il Consiglio comunale dovrà essere convocato entro trenta
giorni ed in quella seduta si eleggerà il Difensore Civico con la maggioranza
assoluta dei consiglieri assegnati. ,
3. TI Difensore Civico dura in carica quanto il Consiglio Comunale che lo elegge
e de cade con lo scioglimento dello stesso e può essere rieletto per
una sola volta.
4. Il Difensore Civico deve avere i requisiti per l'elezione a consigliere comunale
e scelto fra i cittadini che hanno una speciale competenza giuridica e amministrativa,
per studi compiuti, per funzioni disimpegnate presso Enti pubblici, per uffici
pubblici ricoperti. Il titolo di studio posseduto deve essere il diploma di
laurea in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio o equipollenti.
5. Ciascun cittadino può avanzare la propria candidatura all'amministrazione
comunale allegando il proprio curriculum professionale. Sarà compito
dell'Amministrazione proporre in elenco le domanda pervenute.
Art. 59
-Modalità e procedure d'intervento
l. II regolamento disciplina l'organizzazione dell'ufficio, le modalità
e le procedure di intervento del Difensore Civico.
Art.62 -
Trattamento economico
1. Al difensore civico spetta un'indennità di carica nella misura stabilita
dal Consiglio Comunale.
da parte del consigliere
MARINELLI Italo in data 4.8.2000 che in sede di Consiglio del proponeva l'inserimento
del seguente articolo:
1. I consiglieri e gli Assessori debbono astenersi dal prendere parte alle deliberazioni
riguardanti liti e contabilità loro proprie, verso il Comune e verso
le Aziende Comunali dal medesimo amministratore o soggette alla sua amministrazione
o vigilanza, come pure quando si tratta di interesse proprio o di interesse,
liti o contabilità dei loro parenti affini sino al quarto grado civile
o di conferire impieghi ai medesimi.
2. Debbono astenersi, inoltre, daI prendere parte direttamente o indirettamente
in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni od appalti di opere nell'interesse
del Comune o degli Enti soggetti alla loro amministrazione o tutela.
ed in data 17.8.2000
del seguente tenore:
In relazione alle proposte di modifica dello Statuto Comunale, il sottoscritto,
in aggiunta agli articoli sulla "Astensione dei Consiglieri" e sulla
"Astensione degli Assessori", come consegnati nel corso della seduta
consiliare del 4 c.m., segnala la necessità di rivedere l'assetto territoriale
del Comune, come attualmente statuito all'art.3 -comma 1-, in modo da individuare
tre Circoscrizioni (Agnone Centro, Centro Storico, Aree Rurali) vista la necessità
di adeguare e calibrare gli interventi amministrativi in relazione alle differenti
esigenze di tre aree che presentano caratteristiche urbanistiche, demografiche,
sociali ed economiche notevolmente differenti l'una dall'altra. Propone altresì,
al fine di favorire la partecipazione popolare alla vita amministrativa, di
istituire con poteri consultivi e di proposta, i Consigli o Comitati di Circoscrizione,
il cui funzionamento andrà normato con apposito Regolamento.
""
da parte del consigliere
P AOLANTONIO Franco in data 28.8.2000 del seguente tenore:
""Ill.mo Signor Sindaco, nella seduta consiliare del 4.8.2000, ai
capigruppo fu chiesto di presentare un elenco delle modifiche da apportare al
nuovo Statuto Comunale. Con la presente Le comunico che condivido i suggerimenti
presentati dal Difensore Civico e gradirei che particolare attenzione fosse
rivolta a quegli articoli che proprio perché previsti dalle leggi in
vigore, vadano evidenziati nello Statuto a tutela del pubblico interesse così
come riportato sulla parete esterna del Municipio "Civium Utilitati".
RICHIAMATA in merito
la seguente relazione del Sindaco già letta al Consiglio nella precedente
seduta del 4.8.2000:
"""Credo che i punti salienti dello Statuto adeguato e licenziato
dalla 1° Commissione Consiliare siano:
I principi generali sono rimasti gli stessi dello Statuto in vigore, anche perché
le situazioni oggettive, sociali ed economiche non hanno subìto particolari
modificazioni.
Una piccola modifica nell' ambito dei principi generali è stato dato
un maggior peso alla tutela della vita umana, della persona e della famiglia
(art. 4), tenendo presente l'alto valore sociale di quest'ultima.
Sempre nell'ambito dei principi generali questa Amministrazione ha inteso valorizzare
la funzione sociale dei giovani con l'istituzione del "Consiglio Comunale
dei ragazzi".
Completamente innovativi rispetto al vigente Statuto sono i titoli II° -
III° - IV° e V° anche perché ci si è dovuto attenere
alle nuove disposizioni di cui alle Leggi 127/97, L. 191/98 e L. 265/99 relativamente
alle competenze degli organi istituzionali (Consiglio, Giunta, Sindaco), alle
nuove forme di partecipazione popolare ed ai nuovi sistemi di organizzazione
degli Uffici comunali e dei servizi.
Si è cercato di delineare uno Statuto snello, agile e di facile comprensione
ed applicazione per gli operatori.
Sono state attribuite, nell' ambito delle previsioni legislative, competenze
chiare e precise agli organi Istituzionali del Comune (Titolo II°) in modo
da non ingenerare confusione di ruoli.
Particolarmente significativi sono gli istituti di partecipazione popolare rispetto
al vigente Statuto con la previsione delle seguenti forme (Titolo III°):
a) l'iniziativa popolare;
b) l'organismo di partecipazione e consultazione;
c) i referendum consulti vi, propositivi o abrogativi;
d) la partecipazione al procedimento amministrativo;
e) l'azione popolare;
f) il diritto di accesso e di informazione agli atti amministrativi;
g) il Difensore Civico.
Si è cercato di valorizzare il contesto sociale in cui viviamo e la crescita
democratica dell'intera comunità.
In particolare, poi, il nuovo Statuto prevede un nuovo assetto organizzativo
della struttura burocratica nel rispetto delle disposizioni della Legge 127/97
che demarca in modo netto le competenze politiche e di programmazione ed indirizzo
degli organi statutari, Sindaco, Giunta e Consiglio, dalle competenze degli
uffici e delle burocrazie che sono strettamente di gestione.
In ultima analisi presentiamo al Consiglio un nuovo Statuto perfettamente in sintonia con le nuove norme che il legislatore ha creato dal 1995 in poi per rendere più efficienti e funzionali il sistema degli Enti Locali. ""
UDITI gli interventi:
- del Sindaco MARCOVECCHIO Francesco il quale chiede al Consiglio di discutere
sugli emendamenti presentati ed approvare lo Statuto con voto unanime data l'importanza
e la valenza dell'atto, condividendo la necessità di calibrare gli assetti
amministrativi delle diverse circoscrizioni;
- del consigliere GIORDANO Giancarlo il quale rileva che il Difensore Civico
è un istituto della Legge nr. 142/90 per i cittadini e, quindi, va eletto
dal popolo e non dal Consiglio Comunale.
- del consigliere MARINELLI Italo il quale ritiene necessario apportare alcune
modifiche alla bozza del nuovo Statuto Comunale, come ad esempio l'art. 3, comma
1. In merito al Difensore Civico concorda col fatto che debba essere eletto
dai cittadini in quanto figura che deve essere più vicina ai cittadini
che alle istituzioni e che in tale ruolo deve porsi, in una situazione di eccesso,
anche come elemento di conflitto con l'Amministrazione, capace di canalizzare
reclami, ricorsi e segnalazioni. Non condivide l'idea di un Difensore Civico
circoscrizionale;
- del consigliere GIORDANO Giancarlo il quale sottolinea che la realtà
della zona è molto diversa rispetto a quella della Toscana per cui non
è pensabile un Difensore Civico per più Comuni;
- del consigliere DE SIMONE Pasquale il quale afferma che ci si trova di fronte
ad uno strumento, lo Statuto, fondamentale e, quindi si deve necessariamente
tener conto del lavoro fatto in diversi mesi. Ritiene che, non essendo stato
rispettato il termine di trenta giorni dalla prima votazione, la riunione di
oggi è da considerarsi quale prima seduta. In merito agli emendamenti
ed alla discussione fin qui tenuta ritiene:
- che sia troppo riduttivo l'articolo proposto dal Difensore Civico nel quale
si parla del titolo di studio che il Difensore Civico deve possedere in quanto
può avere sicuramente più preparazione chi è stato, ad
esempio, Sindaco per una quindicina di anni pur essendo ingegnere o semplicemente
diplomato, rispetto a chi ha una laurea in giurisprudenza da cinque anni;
- che va bene quale indennità spettante al Difensore Civico di 2/3 dell'indennità
di un assessore in quanto è 1roppo vago quanto proposto nell' emendamento;
- che per quanto riguarda la: mancanza di, certe norme, come lamentato da PAOLANTONIO,
tale carenza è dettata dal fatto che è inutile riportare nello
Statuto norme già esistenti altrove e comunque da esso richiamate, avendo
al limite la presunzione di creare un Testo Unico;
- che il territorio non sia così vasto da dover creare delle circoscrizioni,
anche se si possono individuare delle situazioni particolari, come ad esempio
il centro storico, con soluzioni anch' esse particolari;
- che il Difensore Civico, trovandosi in ciò d'accordo con MARINELLI,
debba essere solo del Comune di Agnone e non di diversi Comuni, e non per campanilismo,
in quanto si può essere d'accordo sui consorzi per i servizi ma non per
le funzioni.
Conclude quindi affermando di essere d'accordo nel votare lo Statuto così
come proposto e licenziato in Commissione.
- del consigliere PAOLANTONIO Franco il quale sottolinea che nello Statuto alcune
norme non ci sono e vanno, perciò, inserite. Chiede che, essendo lo Statuto
atto importante, per la sua approvazione va trovata una maggioranza compatta.
TERMINATA la discussione:
Vs
studio
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