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Al Bar del Paradiso_traccia audio_wma

La villa di Tiberio è un po' più in là
Di fianco all'"arco" in fronte al mare
In questo caldo pomeriggio improvvisato…

Seduto in questo chiosco
- tra le brave turiste americane -
mi trovo stupito ad ascoltare
le ouvertures di Rossini
bevendo vino bianco fresco, ghiacciato
oh, nettare divino!

Chi l'avrebbe mai detto
che così, dopo tanti scalini
Avrei raggiunto davvero il Paradiso?
Ora brindo a me stesso
E al mio amore lontano.

La Gazza Ladra, Semiramis, Mister Bruschino
tra un sorso e l'altro
- musica e vino diventano un tutt'uno -
travolgono il mio spirito incantato…
questa bottiglia è tutta per me
mentre mi godo una splendida "caprese"
tra un crescendo di sensi
non connetto ormai più
ma vibro in alto volo in compagnia
tra sole, sesso, amore
tra le rocce, nel verde
e soprattutto
in questo immergersi assassino
di quest'occhio infinito
nel travolgente, antico, mare blu.

Canto alla vita
rido da solo
e mi sbraco a fumare sotto l'uva
che si svirgola e s'avvita senza posa
sulla veranda ombrosa
carica a più non posso
d'amichevole beltà.

In questo giorno inaspettato e solare
che simpatia
per tutto quel che vive e spera!
E questa voglia di te che sale e sale…
mentre barcollo ormai
colmo di nettare e illusione.
Ancora mi soffermo
- devo andare -
Alzo l'ultimo calice a me stesso
al sole al mare
te lo giuro: anche a te
complicatissimo
lontano amore.

Capri - giugno 1988
Agnone - maggio 1996


di Francesco Paolo Tanzj
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