Psicologia: 2 STORIA

La disciplina psicologica ha origine da fonti molto diverse. Platone e Aristotele, come altri filosofi greci, posero alcuni interrogativi fondamentali che sono tuttora materia di studio psicologico: le persone nascono con determinate capacità, abilità e personalità o queste si sviluppano come risultato dell'esperienza? Come arriva l'uomo a conoscere il mondo? Esistono idee e sentimenti innati o sono tutti acquisiti?

2.1 Precursori filosofici

Altre radici filosofiche della psicologia risiedono nell'opera di René Descartes, di Thomas Hobbes e John Locke. Descartes riteneva che il corpo fosse simile a un congegno meccanico e che la mente (o anima) fosse separata e unica per ciascun individuo. Egli sosteneva inoltre che tipiche della mente sono alcune idee innate (cioè presenti fin dalla nascita), responsabili dell'organizzazione dell'esperienza che l'uomo ha del mondo. Hobbes e Locke, invece, sottolinearono il ruolo dell'esperienza come fonte esclusiva della conoscenza umana.

Gran parte della psicologia moderna si è sviluppata nel solco tracciato dal pensiero di Locke. Tuttavia, alcuni psicologi europei, che hanno studiato la percezione, sostengono l'ipotesi di Descartes secondo la quale alcune organizzazioni mentali sono innate; tale concetto ha ancora una certa importanza nelle teorie della percezione e della cognizione, ossia del pensiero e del ragionamento.

2.2 Sviluppi scientifici

Sigmund Freud Ideatore della psicoanalisi, Sigmund Freud elaborò fondamentali teorie sull'inconscio, sulla psicopatologia e sulla sessualità. Pubblicati a partire dagli ultimi anni dell'Ottocento, i suoi scritti destarono inizialmente reazioni di ostilità e scetticismo; solo in seguito furono accolti e studiati dall'ambiente scientifico. Tra le opere più famose di Freud si ricordano L'interpretazione dei sogni (1900), Psicopatologia della vita quotidiana (1901), Totem e tabù (1913), L'Io e l'Es (1923).Culver Pictures
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Alfred Adler Allievo di Sigmund Freud, Alfred Adler abbandonò la scuola psicoanalitica ortodossa per fondare una propria scuola, la Società di psicologia individuale. Nel 1932, dopo la vittoria del nazionalsocialismo in Germania e il mutamento del clima politico in Austria, emigrò negli Stati Uniti. Nella sua teoria dello sviluppo della personalità, basata sui concetti di "inferiorità" e "compensazione", Adler attribuì un'importanza maggiore ai fattori sociali e culturali piuttosto che alle determinanti biologiche del comportamento.The Everett Collection, Inc.
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Carl Gustav Jung Il fondatore della psicologia analitica, Carl Gustav Jung, fu inizialmente il più stretto collaboratore di Freud. In seguito alla pubblicazione di Psicologia dell'inconscio (1912), Jung dichiarò la propria autonomia dalla concezione freudiana sulla libido e lasciò la presidenza della Società internazionale di psicoanalisi. Fra i più importanti contributi di Jung al dibattito psicoanalitico si annovera la distinzione fra l'inconscio personale, costituito da pulsioni rimosse nel corso della vita dell'individuo, e l'inconscio collettivo, formato da sentimenti, pensieri e ricordi comuni all'umanità intera: gli archetipi o immagini primordiali, che corrispondono a esperienze condivise da tutti gli individui.Photo Researchers, Inc./ARCHIV
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Nonostante le origini filosofiche, la disciplina che ha maggiormente contribuito allo sviluppo della psicologia scientifica è stata la fisiologia, studio del funzionamento dei diversi sistemi e organi del corpo. I primi esponenti della psicologia sperimentale furono i fisiologi tedeschi Gustav Theodor Fechner e Wilhelm Max Wundt. Fechner creò metodi sperimentali di misurazione delle sensazioni, in termini di somma fisica degli stimoli prodotti. Wundt dette vita nel 1879, a Lipsia, al primo laboratorio di psicologia sperimentale e iniziò alla nuova scienza studiosi provenienti da ogni parte del mondo.

La disciplina che ha maggiormente contribuito allo sviluppo della psicologia scientifica è la fisiologia.

Un contribuito all'evoluzione delle teorie psicologiche derivò anche dal lavoro dei medici che si occuparono di disturbi mentali. La prima classificazione dei disturbi mentali, proposta dallo psichiatra tedesco Emil Kraepelin, rimane la base degli attuali sistemi nosografici. Molto più noto, tuttavia, è il contributo di Sigmund Freud, che elaborò la tecnica d'indagine e trattamento conosciuta come psicoanalisi. Nella sua opera Freud richiamò l'attenzione sulle pulsioni istintuali e sui processi motivazionali inconsci quale base del comportamento umano. L'importanza attribuita ai contenuti di pensiero e alle dinamiche della motivazione (ciò che spinge le persone a compiere determinate azioni), piuttosto che alla natura delle funzioni mentali, ha esercitato una profonda influenza sulla psicologia moderna. Tra i maggiori successori di Freud che elaborarono i dettami del grande maestro austriaco fino a distaccarsene completamente, ebbero un ruolo predominante nella storia della psicologia Carl Gustav Jung e Alfred Adler.

2.3 Psicologia del XX secolo

La psicologia moderna predilige tuttora gli interessi e i metodi sui quali è sorta. Alcuni psicologi, ad esempio, si occupano principalmente di ricerca fisiologica, altri sono orientati in senso medico e altri ancora mirano a una comprensione filosofica della psiche umana. Sebbene alcuni professionisti insistano sul fatto che la psicologia dovrebbe occuparsi solo del comportamento, negando importanza ai processi psichici, la maggioranza è attualmente concorde nel considerare la vita mentale e l'esperienza individuale come campi d'indagine fondamentali.

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